Non credo che sia qualcosa che ti saresti aspettata di leggere, ma credo che nondimeno potrebbe essere qualcosa che potrebbe interessarti di leggere.
Ho voluto prendere occasione per "deviare" in una occasione e fare qualcosa che sia più personale, nei temi e nell'approccio, e quest'ultimo non è riferito ai personaggi presenti; è nel come è stato costruito il segmento. Ci sono alcune idee che sto pensando di sviluppare in altre cose: giocare con la realtà, quello che si vede come "realtà" normalmente; e qui anche usare gli antropomorfi, è un modo per ricercare diverse regole, diversi modi di vedere.
Volevo qualcosa di diverso. E' un luogo magico, e la magia succede quando le regole vengono meno, per un motivo pratico o uno poetico; Descrivere un sogno, o un luogo magico, è qualcosa che possono fare tutti con un poco di fantasia. Ma vedere un modo diverso le cose, quella è una cosa unica, se non rara. Se c'è qualcosa che possa essere chiamata magia in questo mondo, secondo me è questa. Così ho voluto usare per una volta un poco di vera magia: rompere le regole, capovolgere il mondo, vederlo da un'altra parte; e farlo senza che il resto del mondo se ne renda conto.
Una occasione per qualcosa di più personale per me da mostrare, perché se non c'è qualcosa di noi in quello che scrive, la narrativa non serve a un gran ché.
"Non saprei che vuole davvero fare Muninn" posso risponderti nella forma del drago del segmento, in quanto poco mistero che io avevo quel ruolo; ma se vuoi la mia opinione, penso che se ne sia davvero corso da un'altra parte. Non ho mai inteso quel personaggio davvero affezionato a nessuno di coloro che stava intorno a lui, nessuna idea di eroismo, ne aspirazioni di diventarlo con un qualche genere di impresa. Questo credo che in tutte le ruolate si notasse bene, nonostante abbia fatto azioni "eroiche", ma alla radice sono state una conseguenza accidentale dovute al suo carattere curioso che all'interesse di prendere azioni coraggiose. E' normale, secondo me, che se ne corra via.
Penso che la parte riesca a chiudere la sua storia: il suo punto di vista sull'impresa non è stato estemporaneo, intendo dire pensato per il pezzo, ma lo era fin dall'inizio della giocata iniziata molto tempo fa. Non gli è mai interessato se il nome della lettera fosse vero o un impostore. Lo avrebbe ucciso in ogni caso come il passato che voleva rimanesse sepolto.
Ma ora ha un punto di uscita che rende tutto questo insignificante: non ha motivi per non prenderlo...
Questa parte mi ha occupato molto spazio e così ho deciso di metterla già, ma mi divertiva l'idea di fare qualcosa di diverso anche per un paio di altri personaggi del gruppo, avevo già in mente cosa può essere per Arduino e Didagus, questa volta più "in tema" ma sono sicuro che lo troveresti imprevedibile come questa parte

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Se vuoi posso lasciati il turno, anche se pensavo di lasciarti dopo il resto dei personaggi. Fammi sapere cosa preferisci.