Iniziamo con un riassunto delle puntate precedenti.
Questo è il topic di gioco (tdg come nel titolo) di un pbf che è la continuazione di quello che giocavamo su gentechegioca.it. Trovate la prima "sessione" e l'inizio della seconda a questi link:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.p ... 006.0.html
http://www.gentechegioca.it/smf/index.p ... 024.0.html
Di seguito un mini riassunto:
La storia iniziò così: Fakhyr (che di lavoro si occupa di pulizie, nel senso che ripulisce le case di Raam) prende un medaglione dal cadavere di un mercante pensando che sia roba di valore. In realtà si scoprirà poi è una sorta di arma psionica dei tempi d’oro.
Fathan incontra Fakhyr nel negozio di un altro mercante indipendente (Fathan era un agente indipendente di casa Tsalaxa, se ricordate ora non lo è sostanzialmente più).. Da lì avviano una collaborazione.
Fakhyr va a far vedere il medaglione al suo amico psionico Raji, della scuola di arti psioniche di Raam. Purtroppo Raji, quando tocca il medaglione cade in coma. Nel frattempo Fathan cerca informazioni sulla morte del mercante Rapuk (quello che aveva il medaglione all’inizio).
Nella serie di eventi che seguono Fakhyr viene catturato dagli elfi Night Runners, che vogliono instaurare una specie di città degli elfi a Raam; vi ricordo che a seguito della misteriosa morte di Abalach Re, la regina stregona, ci sono varie fazioni in città che vogliono emergere. I Night Runners vogliono il medaglione. Il medaglione lo vuole anche la fazione composta da templari/scuola di psionica (guidata dal gran maestro Iluk).
Fathan invece scopre che a Raam sta arrivando il grande vecchio (il capo della casata Tsalaxa), evidentemente c’è qualcosa di grosso che sta per succedere a Raam, il grande vecchio non si sposta per cose di poco conto.
Alla fine Fakhyr riesce a scappare dai Night Runners e si ricongiunge con Fathan. Insieme, e accompagnati incidentalmente da Ek’tel una della famiglia Tsalaxa (e una delle poche mezz’elfe vive a raam), scappano attraverso le gallerie e le rovine sotterranee di Raam. Qui fanno la conoscenza con Grr Iarr, una Hej-Kin (esseri umanoidi che si muovono attraverso la terra), e della sua tribù. Sono succubi di un orrore del mare di limo che li usa per catturare psionici da divorare. Hej-kin chiede loro aiuto per liberare la sua tribù. Dice a ai nostri protagonisti che può aiutarli a scoprire che come trovare la chiave per attivare il medaglione.
Da qui F&F (Fathan e Fakhyr) e Ek’tel arrivano alla casa dell’acqua secca, casa di piacere condotta dall’affascinante nana Irkalla. Con l’aiuto di Irkalla e travestiti da prostituti riescono ad avviarsi verso il quartier generale di casa Tsalaxa e poi a metà strada riescono anche a liberarsi di Ek’Tel. Da qui in poi la casata Tsalaxa, se Ek’tel è sopravvisuta allo scontro con alcuni templari, non considererà più Fathan come un agente fedele.
In questo punto ci deve essere stato un fraintendimento, ma se siete d’accordo andremo avanti facendo finta di nulla. In sostanza Grr Iarr vi aveva offerto di andare da lei e di condurvi attraverso i sotterranei verso la zona dove si trova la chiave, che sono gli scavi (una vera e propria miniera a cielo aperto) sotto alla torre di alabastro che aveva fatto costruire Abalach Re.
In realtà siete partiti direttamente per gli scavi. Quindi facciamo finta che Grr Iarr vi ha detto solo che è disponibile a farvi capire come usare il medaglione (perché lo ha visto in sogno dall’orrore del limo, che comunica così con gli Hej Kin).
Arrivati agli scavi, con sorpresa, avete incontrato Raji. Che è uscito dal coma. Il medaglione ha risvegliato in lui ulteriori poteri psionici e vi racconta che è stato dal suo nesso Ama Sin per imparare a controllarli. Il nesso è il suo “capo” (ma non è proprio un capo) nella diramazione fricchettona che segue Raji, insieme alla bella e troppo loquace Uptar. La diramazione è sostanzialmente un tipo di approccio alla via (come è chiamata la psionica dai suoi praticanti). Ama Sin e Raji vogliono rendere inoffensivo il medaglione seppellendo questo e la chiave che lo attiva ai due lati opposti di Athas con un rituale psionico.
Vi riporto inoltre la descrizione del posto in cui siete, con anche alcuni personaggi.
“Non ti eri mai avvicinato troppo a quella zona e avevi sempre visto la torre solo da lontano. Quello che vedi quando ti avvicini è una vera e prpria miniera a cielo aperto intorno sul cui bordo sorge la torre. E’ uno scavo parecchio grande e anche abbastanza profondo.
Si vedono resti di edifici appartenuti a civiltà ormai dimenticate. La zona è già stata ri occupata, evidentemente il timore che qualcosa proveniente dal passato minacci i nuovi abitanti è minore della loro necessità di avere un posto dove stare.
La miniera a cielo aperto ha vari aperture che la collegano con la rete di gallerie sotterranea che percorre raam.
La miniera a cielo aperto, come tutte le miniere di questo tipo è una grossa depressione, una buca, nel terreno e quindi di certo non adatta per difendersi da attacchi provenienti dall’alto. D'altronde è molto grossa e accidentata e offre vari punti in cui ci si può nascondere. Specialmente sul fondo che è piano e che è occupato da vari ruderi e detriti.”
“L’organizzazione sociale della miniera è caotica e non strutturata, anche se ti hanno parlato di una sorta di banda/culto nella zona nord della miniera. E’ capeggiato da un mul piuttosto violento, un certo Igmilum (forse uno scampato alle fosse dei galdiatori) che per quello che ti hanno spiegato ha indottrinato il gruppo di disperati che controlla con idee da una lato militaristiche e dall’altro millenaristiche nel senso di apocalisse e fine del mondo.”